Nuova Riveduta:

Daniele 4:14

e gridare con forza: "Abbattete l'albero e tagliate i suoi rami; scotete il fogliame e disperdete il suo frutto; fuggano gli animali dalla sua ombra e gli uccelli dai suoi rami!

C.E.I.:

Daniele 4:14

Così è deciso per sentenza dei vigilanti
e secondo la parola dei santi.
Così i viventi sappiano che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo può dare a chi vuole e insediarvi anche il più piccolo degli uomini».

Nuova Diodati:

Daniele 4:14

gridò con forza e disse così: "Tagliate l'albero e troncate i suoi rami, scuotete le sue foglie e disperdetene i frutti; fuggano gli animali di sotto a lui e gli uccelli di tra i suoi rami.

Riveduta 2020:

Daniele 4:14

gridò con forza, dicendo così: - Abbattete l'albero e tagliatene i rami; scuotetene il fogliame e disperdetene il frutto; fuggano gli animali sotto di lui e gli uccelli dai suoi rami!

La Parola è Vita:

Daniele 4:14

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
Copyright © 1981, 1994 di Biblica, Inc.®
Usato con permesso. Tutti i diritti riservati in tutto il mondo.

Riveduta:

Daniele 4:14

gridò con forza, e disse così: - Abbattete l'albero, e tagliatene i rami; scotétene il fogliame, e dispergetene il frutto; fuggano gli animali di sotto a lui, e gli uccelli di tra i suoi rami!

Ricciotti:

Daniele 4:14

Così fu decretato per sentenza dei vigili; tale fu la determinazione dei santi e la domanda, affinchè riconoscano i viventi che l'Altissimo impera sopra il regno degli uomini e lo dà a chiunque vuole e su di esso può costituire il più umile degli uomini".

Tintori:

Daniele 4:14

Per sentenza dei vigilanti e secondo il consiglio e la petizione dei santi è così stabilito finché i viventi non riconoscano che l'Altissimo ha dominio sopra il regno degli uomini, ch'Egli donerà a chi vuole, fino a porre sopra di esso l'uomo più abbietto».

Martini:

Daniele 4:14

Per sentenza dei vigilanti è stabilito così, e giusta le parole, e la petizione de' santi, fino a tanto che i viventi conoscano, che l'Altissimo ha dominio sopra il regno degli uomini, e darallo a chi gli parrà; e sopra di esso porrà l'uomo più abbietto.

Diodati:

Daniele 4:14

E gridò di forza, e disse così: Tagliate l'albero, e troncate i suoi rami; scotete le sue frondi, e spargete il suo frutto; dileguinsi le bestie di sotto ad esso, e gli uccelli da' suoi rami;

Commentario abbreviato:

Daniele 4:14

Capitolo 4

Nabucodonosor riconosce la potenza di Geova Dan 4:1-18

Daniele interpreta il suo sogno Dan 4:19-27

Il suo compimento Dan 4:28-37

Versetti 1-18

L'inizio e la fine di questo capitolo ci fanno sperare che Nabucodonosor sia stato un monumento della potenza della grazia divina e delle ricchezze della misericordia divina. Dopo essere guarito dalla sua follia, raccontò in luoghi lontani, e scrisse per le epoche future, come Dio lo aveva giustamente umiliato e benevolmente restaurato. Quando un peccatore rientra in sé stesso, promuoverà il benessere degli altri facendo conoscere la meravigliosa misericordia di Dio. Nabucodonosor, prima di raccontare i giudizi divini su di lui per la sua superbia, raccontò gli avvertimenti avuti in sogno o in visione. Il significato gli fu spiegato. La persona rappresentata doveva essere degradata dall'onore e privata dell'uso della ragione per sette anni. Questa è sicuramente la più dura di tutte le sentenze temporali. Qualunque sia l'afflizione esteriore che Dio si compiace di imporre su di noi, abbiamo motivo di sopportarla con pazienza e di essere grati che egli ci conservi l'uso della ragione e la pace della coscienza. Tuttavia, se il Signore ritenesse opportuno impedire a un peccatore di moltiplicare i crimini o a un credente di disonorare il suo nome, persino la terribile prevenzione sarebbe di gran lunga preferibile alla cattiva condotta. Dio l'ha deciso, come giusto Giudice, e gli angeli del cielo applaudono. Non che il grande Dio abbia bisogno del consiglio o del concorso degli angeli, ma ciò denota la solennità di questa sentenza. La richiesta è per bocca dei santi, il popolo sofferente di Dio: quando gli oppressi gridano a Dio, egli ascolta. Cerchiamo diligentemente le benedizioni che non potranno mai esserci tolte, e soprattutto guardiamoci dall'orgoglio e dalla dimenticanza di Dio.

Riferimenti incrociati:

Daniele 4:14

Dan 3:4; Ap 10:3; 18:2
Dan 4:23; 5:20; Mat 3:10; 7:19; Lu 3:9; 13:7-9
Dan 4:12; Ger 51:6,9; Ez 31:12,13

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Ricerca avanzata